Ingredienti: una coda di rospo spellata e privata della testa (circa 750-800 g), 100 g fra porro e scalogno (o cipolla rossa) mondato, le zeste ed il succo di mezzo limone, 1 foglia di alloro, 1 spicchio d’aglio, farina 00, vino bianco secco, una manciata di capperi piccoli sottosale di Pantelleria, prezzemolo tritato, pepe macinato al momento, sale.
Mondare e tagliare sottili il porro e lo scalogno, farli appassire in un pentolino antiaderente con olio extravergine ed una foglia d’alloro, bagnare con due dita di vino bianco e continuare la cottura per una decina di minuti, poi eliminare l’alloro. Tagliare a tranci regolari la coda di rospo, eliminando l’osso centrale e rosolarlo nella casseruola con porro e scalogno. Bagnare con 200 ml di acqua e cuocere per una ventina di minuti, poi spolpare l’osso e restringere il fumetto. Sciacquare i capperi in acqua fresca ed asciugarli. Spremere il mezzo limone, dopo averne tagliato la buccia con l’apposita grattugia per ricavarne delle zeste. Infarinare i trancetti di coda di rospo. Scaldare dell’olio extravergine in una padella capiente con uno spicchio d’aglio in camicia leggermente schiacciato, poi eliminarlo ed aggiungere i tranci di pescatrice infarinati, farli rosolare a fuoco vivo da entrambe le parti, poi abbassare la fiamma, salare e unire i capperi dissalati ed il fumetto di pesce concentrato. Cuocere una decina di minuti, poi unire il succo e le zeste del limone, continuare la cottura per altri 2-3 minuti, poi spolverare di pepe macinato al momento e di prezzemolo tritato e servire immediatamente.
A proposito di Doriana Tucci
All’inizio di questa avventura, una cara amica ha avuto fiducia nelle mie capacità culinarie… Così ho gestito la pausa pranzo in un mercatino di beneficenza con grandi soddisfazioni! Poi è arrivato un corso professionale, una qualifica seria e un passaparola fra amici e conoscenti per il mio servizio di chef @ home. Il sito, nato grazie alla creatività di Michele, riceve ormai moltissime visite da internauti affezionati italiani e stranieri. Alcune amiche, appassionate di cibo e curiose del suo mondo, hanno cominciato a frequentare con me eventi e manifestazioni e la loro collaborazione si è rivelata preziosa. Daniela, giornalista freelance esperta di cucina, si è incaricata di scrivere le recensioni dei libri di argomento culinario che solleticavano la nostra curiosità. I corsi sono stati un’ovvia conseguenza, la passione per il cibo unisce e diventa esperienza condivisa. L’Associazione “La Signora dei Fornelli” è nata per diffondere sul nostro territorio la comune passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino, grazie anche alla collaborazione di Niccolò e Alessandro, i nostri sommelier AIS.