Fra tutti i corsi di cucina che organizziamo nella nostra scuola, i più richiesti riguardano il pesce, soprattutto i secondi. Pulire e trattare il pesce spaventa i più, che per tradizione familiare e per questioni di tempo non riescono a preparare altro che il solito branzino o la solita orata al forno, una preparazione semplice e gustosa che però, a lungo andare può risultare banale. Allora, come imparare presto e bene? Leggere le ricette elaborate da altri è sempre utile, ma devono essere siti affidabili, con descrizioni facili ed ingredienti misurati in modo preciso, e queste sono sempre state caratteristiche delle quali essere orgogliosa, per questo tante aziende si affidano alla Signora dei Fornelli!
Così, lasciandomi ispirare anche dai tanti secondi piatti di pesce trovati sul web, vi propongo questa volta degli spiedini di triglia, un secondo originale, da proporre non solo in famiglia, ma anche per una cena fra amici: i filetti di triglia si trovano già pronti in qualsiasi supermercato, o si possono far preparare dal pescivendolo, e gli altri ingredienti sono comuni in qualsiasi dispensa! Il tempo massimo di preparazione non sono più di 15 minuti ed il risultato è di grande soddisfazione.
Le triglie, o Mullidae, sono pesci pregiati, di taglia piccola, con il corpo piuttosto allungato ed affusolato, che dispongono di due vistosi barbigli sotto il mento, organi sensoriali utilizzati per sondare la sabbia e nascondigli tra rocce e coralli alla ricerca delle prede. Il colore del manto varia dal giallo, all’arancione e al rosso più o meno carico, secondo la specie. Le acque del Mediterraneo sono frequentate da due specie in particolare, quelle di fango, che vivono in acque costiere salmastre, alle foci dei fiumi, e quelle di scoglio. Queste ultime sono delicate e gustose e si riconoscono per il rosso più carico.
Come prepararle? Avendo carni delicate, la triglia necessita di una cottura estremamente veloce, soprattutto di essere toccata e trattata il meno possibile: la delicatezza delle carni le rende fragili e, se cotte troppo, tendono a sfaldarsi facilmente.
Il piatto più conosciuto sono le “Triglie alla Livornese”, se desiderate leggere la ricetta potete trovarla qui, come pure varie ricette che spaziano fra antipasti sfiziosi, ottimi condimenti per la pasta, qualunque essa sia, spaghetti, fusilli o conchiglie, in abbinamento a verdure varie, ma anche presentate nei ripieni della pasta fresca, cui donano un tocco saporito e gustoso.
Ingredienti per 4 persone: 12 filetti di triglia già pronti, 15 olive taggiasche denocciolate, 2 cucchiai di capperi sottosale, 4 cucchiai di pane grattugiato, 6 fili di erba cipollina, 4 rametti di maggiorana e 4 di prezzemolo freschi, due dita di vino bianco secco, qualche cucchiaio di fumetto di pesce, uno spicchio d’aglio, olio extravergine di oliva, sale e pepe bianco in grani.
Dissalare i capperi, asciugarli e disporli sul tagliere insieme alle olive ed alle erbe aromatiche lavate ed asciugate, poi tagliare il tutto al coltello, aggiungendo man mano il pangrattato, il sale e una macinata di pepe. Eliminare le squame con il dorso di un coltello grande e rimuovere le spine delle triglie con l’apposita pinzetta, disporle su un tagliere e ungerle con poco olio extravergine, poi cospargerle con la panatura, arrotolarle e infilzarne tre su ciascuno spiedino.
Scaldare un velo d’olio con uno spicchio d’aglio, disporre gli spiedini nella padella e lasciar rosolare su tutti i lati, versarvi del vino bianco e farlo sfumare, poi aggiungere due o tre cucchiai di fumetto di pesce e terminare la cottura dopo 7-8 minuti in totale.
Disporre nei piatti con un’insalatina fresca e nappare con il fondo di cottura. Servire subito per non farle raffreddare.
Enjoy!!
A proposito di Doriana Tucci
All’inizio di questa avventura, una cara amica ha avuto fiducia nelle mie capacità culinarie… Così ho gestito la pausa pranzo in un mercatino di beneficenza con grandi soddisfazioni! Poi è arrivato un corso professionale, una qualifica seria e un passaparola fra amici e conoscenti per il mio servizio di chef @ home. Il sito, nato grazie alla creatività di Michele, riceve ormai moltissime visite da internauti affezionati italiani e stranieri. Alcune amiche, appassionate di cibo e curiose del suo mondo, hanno cominciato a frequentare con me eventi e manifestazioni e la loro collaborazione si è rivelata preziosa. Daniela, giornalista freelance esperta di cucina, si è incaricata di scrivere le recensioni dei libri di argomento culinario che solleticavano la nostra curiosità. I corsi sono stati un’ovvia conseguenza, la passione per il cibo unisce e diventa esperienza condivisa. L’Associazione “La Signora dei Fornelli” è nata per diffondere sul nostro territorio la comune passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino, grazie anche alla collaborazione di Niccolò e Alessandro, i nostri sommelier AIS.
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