Ingredienti per 6 persone: 4 carciofi di Albenga (o comunque liguri), 300 g circa di seppioline nere, una patata piccola, 2-3 rametti di timo, le zeste di mezzo limone (candite con acqua e zucchero), olio extravergine di olive taggiasche, mezzo bicchiere di brodo vegetale, sale, pepe bianco in grani.
Lavare la patata. Mondare i carciofi e la parte tenera dei gambi e metterli in acqua fredda con qualche goccia di succo di limone e nel frattempo scaldare in una casseruola dell’acqua salata. Inserire la patata nell’acqua ancora fredda e al momento dell’ebollizione tuffarvi i carciofi tagliati a metà e puliti dall’eventuale fieno interno. Unire qualche rametto di timo. Dopo una decina di minuti estrarre i carciofi, che devono essere teneri al tatto e continuare la cottura della patata finché sia cotta. Sbucciare la patata, tagliarla a pezzetti ed inserirla nel bicchiere del frullatore insieme ai carciofi e a qualche fogliolina di timo fresco. Coprire con olio extravergine e far andare alla massima potenza finché la crema sia fluida ma ancora consistente. Aggiungere un poco di brodo, aggiustare di sale e macinarvi poco pepe, poi passare la crema allo chinois (il colino ad imbuto) per eliminare tutte le impurità. Pulire le seppioline, tenendo da parte le sacche del nero (se possibile) e tagliare in una brunoise piccolissima le seppioline. Scaldare un velo d’olio in una padella antiaderente, cuocervi velocemente le seppioline eventualmente aggiungendo il loro nero sciolto in pochissima acqua. Candire le zeste del limone, facendole cuocere una decina di minuti in pari peso di acqua e zucchero. Comporre il piatto, che può anche essere un fingerfood, guarnendo la crema di carciofi con le seppioline e un paio di zeste candite. Nel piatto qui fotografato, le zeste erano al naturale e purtroppo dalle seppioline non è stato possibile estrarre il nero.
A proposito di Doriana Tucci
All’inizio di questa avventura, una cara amica ha avuto fiducia nelle mie capacità culinarie… Così ho gestito la pausa pranzo in un mercatino di beneficenza con grandi soddisfazioni! Poi è arrivato un corso professionale, una qualifica seria e un passaparola fra amici e conoscenti per il mio servizio di chef @ home. Il sito, nato grazie alla creatività di Michele, riceve ormai moltissime visite da internauti affezionati italiani e stranieri. Alcune amiche, appassionate di cibo e curiose del suo mondo, hanno cominciato a frequentare con me eventi e manifestazioni e la loro collaborazione si è rivelata preziosa. Daniela, giornalista freelance esperta di cucina, si è incaricata di scrivere le recensioni dei libri di argomento culinario che solleticavano la nostra curiosità. I corsi sono stati un’ovvia conseguenza, la passione per il cibo unisce e diventa esperienza condivisa. L’Associazione “La Signora dei Fornelli” è nata per diffondere sul nostro territorio la comune passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino, grazie anche alla collaborazione di Niccolò e Alessandro, i nostri sommelier AIS.