Paccheri, mon amour! Una pasta così eclettica, gustosa, che può essere declinata in moltissime ricette. Originari di Gragnano, in provincia di Napoli, il loro nome pari derivi dal greco antico (da “πας”, tutto e “χειρ”, mano), lingua dei fondatori di Napoli (Parthenops), da qui il nome Schiaffoni, che richiama una pacca con la mano aperta! Questo tipo di pasta, di taglia molto superiore alla norma, può essere condito con sughi tradizionali campani, come la genovese, un sugo di carne e cipolla in bianco, o il ragù napoletano, fatto con un unico pezzo di carne al sugo, che è tradizione preparare di domenica per il molto tempo da dedicare alla cottura, oppure si riempiono con verdure o carne, come avrete modo di leggere e spero provare su questo nostro sito. Sono prodotti da moltissimi pastifici, soprattutto in Campania, ma anche in Salento, in Sardegna e in Trentino, giusto per citare i pastifici più conosciuti e per non fare torto a nessuno.
Ecco cosa vi propongo stavolta, ricordando a tutti il contest Cuoco in vista della Camst!
Ingredienti per 4 persone: 3 paccheri a persona (per 4 persone cuocerne qualcuno in più, una quindicina, per non aver problemi in caso di rottura), una patata bollita, 75 g di fiordilatte, 5 cucchiai di piselli lessati, 6 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato, 50 ml di panna liquida fresca, 2 fettine di prosciutto cotto, 4-5 rametti di maggiorana, burro, pepe bianco e sale.
Lessare i paccheri al dente in acqua salata, mescolando frequentemente per evitare che si attacchino sul fondo, ungerli con olio e far raffreddare. Nel frattempo preparare il ripieno. Tagliare la patata a cubetti piccolissimi e schiacciarne metà con metà dei piselli con una forchetta, unirvi 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, il resto dei piselli ed i cubetti di patata, il fiordilatte tagliato a cubetti piccolissimi, il prosciutto cotto tagliato a striscioline e mescolare bene il tutto. Preparare con la panna liquida ed il parmigiano restante una fonduta leggera da mettere a specchio sui piatti di servizio. Riempire i paccheri con l’impasto, disporli in una teglia, su carta forno, con dei fiocchetti di burro e un pizzico di parmigiano grattugiato e gratinarli per 5 minuti, poi disporli immediatamente nei piatti e servire.
A proposito di Doriana Tucci
All’inizio di questa avventura, una cara amica ha avuto fiducia nelle mie capacità culinarie… Così ho gestito la pausa pranzo in un mercatino di beneficenza con grandi soddisfazioni! Poi è arrivato un corso professionale, una qualifica seria e un passaparola fra amici e conoscenti per il mio servizio di chef @ home. Il sito, nato grazie alla creatività di Michele, riceve ormai moltissime visite da internauti affezionati italiani e stranieri. Alcune amiche, appassionate di cibo e curiose del suo mondo, hanno cominciato a frequentare con me eventi e manifestazioni e la loro collaborazione si è rivelata preziosa. Daniela, giornalista freelance esperta di cucina, si è incaricata di scrivere le recensioni dei libri di argomento culinario che solleticavano la nostra curiosità. I corsi sono stati un’ovvia conseguenza, la passione per il cibo unisce e diventa esperienza condivisa. L’Associazione “La Signora dei Fornelli” è nata per diffondere sul nostro territorio la comune passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino, grazie anche alla collaborazione di Niccolò e Alessandro, i nostri sommelier AIS.