Dirce era la mamma di un caro amico di Portile, vicino Modena, molto generosa e disponibile con le sue ricette, ma anche prontissima ad allestire un pranzo per 20 persone in un battibaleno. Il suo gnocco fritto era memorabile, ma ne parleremo in un’altra occasione!
Per il nocino per tradizione si utilizzano le noci raccolte il giorno di San Giovanni, perché in questo periodo il livello di maturazione è ottimale per questa lavorazione, il mallo non si è ancora asciugato e il guscio della noce non è ancora troppo duro. Si consiglia di procurarsi un vaso grande, dei guanti monouso ed un coltello seghettato. Lavare e tagliare le noci in 8 parti, unire la stecca di cannella spezzettata, i chiodi di garofano e l’alcool. Aggiungere la scorza di un limone biologico ben lavato, tagliata a strisce e sigillare il vaso, utilizzando anche la pellicola esternamente ed internamente.
Mettere sul balcone, esposto al sole per 40 giorni, poi preparare uno sciroppo denso con lo zucchero e l’acqua indicati, eventualmente scaldando l’acqua per favorire lo scioglimento dello zucchero. Aggiungere lo sciroppo all’alcool nel vaso mescolando bene, lasciare un altro paio di giorni al sole poi suddividere nelle bottiglie, filtrando il liquido con una tela leggera e sigillando con attenzione. Non consumare prima di Natale, meglio ancora lasciar “maturare” per qualche altro mese per ottenere un sapore più morbido e rotondo.
Si parla diffusamente del nocino sul magazine Lorenzo Vinci.
Enjoy!!
A proposito di Doriana Tucci
All’inizio di questa avventura, una cara amica ha avuto fiducia nelle mie capacità culinarie… Così ho gestito la pausa pranzo in un mercatino di beneficenza con grandi soddisfazioni! Poi è arrivato un corso professionale, una qualifica seria e un passaparola fra amici e conoscenti per il mio servizio di chef @ home. Il sito, nato grazie alla creatività di Michele, riceve ormai moltissime visite da internauti affezionati italiani e stranieri. Alcune amiche, appassionate di cibo e curiose del suo mondo, hanno cominciato a frequentare con me eventi e manifestazioni e la loro collaborazione si è rivelata preziosa. Daniela, giornalista freelance esperta di cucina, si è incaricata di scrivere le recensioni dei libri di argomento culinario che solleticavano la nostra curiosità. I corsi sono stati un’ovvia conseguenza, la passione per il cibo unisce e diventa esperienza condivisa. L’Associazione “La Signora dei Fornelli” è nata per diffondere sul nostro territorio la comune passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino, grazie anche alla collaborazione di Niccolò e Alessandro, i nostri sommelier AIS.
uhmmmmmmm che bontà il mio liquore preferito! Grazie per la ricetta preziosa! <3
posso avere tutte le misure degli ingredienti? saluti!
posso avere le misure esatte? l anno scorso l ho fatto però non mi è venuto troppo denso,, grazie. come mi devo comportare ver farlo venire denso? da cosa dipende? saluti.
Ottima la ricetta . Desidero, tuttavia, chiedere un consiglio su una variante che mio zio (centenario !!) aggiungeva alla fine . In effetti egli, dopo aver filtrato le noci, e dopo aver preparato il nocillo (noi, a Napoli, lo chiamiamo così !), anziché gettare le noci, preferiva metterle in infusione con l’aggiunta di due litri di vino bianco e 500 grammi di zucchero, per far sì che – alla fine – si avesse un vino che sapeva di noci (io, invece, preferisco parlare di un nocillo meno alcolico) . Sto per fare così, ma mi pongo una domanda : “Anche in questo caso devo mettere il recipiente al sole, oppure al buio ?” . DATEMI UN VS. PARERE !!! Mimmo
Mangiato all’hotel con spa brunico http://www.windschar.com/it
Buonissimo, lo proverò a fare dopo le vacanze all’hotel merano 2000 https://www.hotel-avelina.com/it/paradiso-naturale/divertimento-invernale
Lo rifarò dopo le vacanze con il buono vacanza + alto adige http://www.buonoaltoadige.com