Cosa bolle in pentola?

Incontriamo Christian Milone, classe ’79, alla fine del suo terzo giorno a Milano, questa volta come chef ospite di Birra Moretti, dopo un intervento al Milano Food & Wine Festival ed al congresso internazionale Identità Golose.

Vuoi parlarci brevemente di te, della tua vita e delle tue esperienze formative e professionali?

Ho frequentato l’istituto alberghiero di Pinerolo, vista l’attività di famiglia. Poi però ho fatto il ciclista dilettante fino ai 25 anni. Da quel momento in avanti, ho frequentato le cucine dei colleghi per fare degli stage, e anche quando ormai avevo iniziato a lavorare nella nostra cucina, per quattro anni ho “sacrificato” le mie vacanze per fare pratica presso il ristorante dell’amico Enrico Crippa (chef di Piazza Duomo, Alba, ha appena ottenuto la terza stella Michelin, ndr), dal quale ho acquisito soprattutto gli strumenti per poter lavorare, per avere un metodo di approccio, di ricerca, che portasse dall’alimento al piatto finito.

Quando hai cominciato a cucinare?

Facendo il ciclista sono stato a dieta per 10 anni, perciò dopo questo intervallo ero “puro” e sono praticamente partito da zero.

Quali sono stati i maestri che hanno segnato la tua carriera?

Enrico Crippa mi ha dato gli strumenti, mio papà mi ha forgiato.

Dove trovi l’ispirazione per creare un piatto?

Noi siamo delle spugne: ho il vantaggio di avere la cucina nel Dna, ma trascorro comunque del tempo a raccogliere dati e informazioni. Il nostro palato ci permette di incamerare dati. Talvolta si tratta di un profumo, di un colore, di un prodotto e parte l’ispirazione!

Come definisci la tua cucina?

È mia ed è da provare!

Che peso ha la tradizione nella tua cucina?

La tradizione piemontese, la sua cucina storica ed i suoi prodotti hanno un grosso peso nella mia cucina.

Quanto è importante la territorialità nella tua cucina? Le tue materie prime da dove provengono?

È importantissima, ma non sono d’accordo con la moda del km zero: si sceglie comunque il prodotto migliore! La territorialità  ce l’abbiamo nel sangue.

Quali sono le idee innovative che intendi esprimere?

Intendo esprimere me stesso. La cucina è un modo per esprimere la mia creatività.

Cosa ne pensi delle tendenze attuali della ristorazione?

Sarebbe bello se tra qualche anno si parlasse di “nuova cucina italiana”… La cucina mondiale deve parlare italiano!

Quali sono gli ingredienti del tuo successo?

La soddisfazione più grande è far contenti i clienti, il mio successo è che vadano a casa felici.

Cibo, ristorazione e internet. Cosa ne pensi del web come mezzo di comunicazione per parlare di ristorazione?

Il web tiene uniti i colleghi, i giornalisti, gli appassionati. È rapido, non c’è nulla di meglio.

Usi i social network? Se sì, quali? Che esperienza ne hai ricavato?

Uso Facebook, ed i riscontri sono del tutto positivi.

Cosa ne pensi dello show food, il cibo che stupisce?

Si deve stupire con il gusto e basta. Lasciamo agli spagnoli arie, spume e compagnia bella, noi abbiamo i prodotti migliori del mondo, lasciamo parlare il prodotto!

Lo Chef deve essere una buona forchetta?

No, è meglio essere un buon palato.

C’è qualcosa che non ti piace mangiare?

Il foie gras.

Cosa mangi a casa tua?

Soprattutto frutta, la dieta da atleta mi è rimasta addosso! Però assaggio sempre al ristorante.

Qual è il piatto che più ti piace preparare?

Il riso in qualsiasi preparazione.

Qual è l’ingrediente indispensabile nella tua cucina?

Tutto il mondo vegetale.

Cosa consiglieresti a un giovane cuoco che aspira a diventare chef?

Pensaci bene, le vere cucine sono fuori da Masterchef!

 

A presto con la ricetta dello chef!

Intervista a Lorenzo Santi, chef del ristorante La Maniera di Carlo, Milano
Salatini sfiziosi con mozzarella e prosciutto
Doriana Tucci

A proposito di Doriana Tucci

All’inizio di questa avventura, una cara amica ha avuto fiducia nelle mie capacità culinarie… Così ho gestito la pausa pranzo in un mercatino di beneficenza con grandi soddisfazioni! Poi è arrivato un corso professionale, una qualifica seria e un passaparola fra amici e conoscenti per il mio servizio di chef @ home. Il sito, nato grazie alla creatività di Michele, riceve ormai moltissime visite da internauti affezionati italiani e stranieri. Alcune amiche, appassionate di cibo e curiose del suo mondo, hanno cominciato a frequentare con me eventi e manifestazioni e la loro collaborazione si è rivelata preziosa. Daniela, giornalista freelance esperta di cucina, si è incaricata di scrivere le recensioni dei libri di argomento culinario che solleticavano la nostra curiosità. I corsi sono stati un’ovvia conseguenza, la passione per il cibo unisce e diventa esperienza condivisa. L’Associazione “La Signora dei Fornelli” è nata per diffondere sul nostro territorio la comune passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino, grazie anche alla collaborazione di Niccolò e Alessandro, i nostri sommelier AIS.