La Forza della Libertà è stato il tema di Identità Golose Milano 2016. Dopo l’evento mondiale di Expo Milano si è resa necessaria una riflessione a 360° sul valore della libera creatività e della libera convivialità messe così a dura prova dalle tensioni che attraversano il mondo. Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, ha voluto ricordare e ribadire che l’uomo è un animale onnivoro e la cucina è sempre stata libertà di scambiarsi prodotti, ricerca di nuovi sapori, contaminazione di civiltà e alimentazioni diverse.
Numerosi come sempre sono stati gli sponsor presenti a Identità Golose Milano, ormai storici: Grana Padano che ha approfondito il tema delle intolleranze alimentari discutendo su come anche gli chef possono contribuire attraverso una corretta preparazione ad assecondare problematiche alimentari sempre più diffuse; Acqua Panna-San Pellegrino che ha organizzato domenica 6 marzo l’incontro Coltivare il Talento con grandi chef come Cristina Bowerman, Matteo Baronetto, Andrea Berton, Annie Feolde, Davide Oldani, Paolo Griffa e Alessandro Negrini; Birra Moretti che ha offerto in anteprima assoluta la degustazione della Birra Moretti La Bianca, la nuova weiss all’italiana ai malti chiari; Lavazza che per tutta la durata di Identità Golose 2016, presso il proprio stand situato nel Foyer, ha dato la possibilità ai visitatori della fiera di gustare la nuova gamma di miscele di caffè Tierra!, provenienti da Brasile e Tanzania; Molino Quaglia e Petra con il loro forte messaggio a favore di un’alimentazione che rispetta la centralità dei carboidrati nella dieta mediterranea e nella loro isola gastronomica hanno invitato cuochi, pizzaioli e pasticceri e coinvolto gli ospiti in sfide-assaggio di paste fresche, preparate da noti foodblogger; Fontanafredda Vino Libero, un’associazione di 10 cantine ed una distilleria provenienti da 6 diverse regioni d’Italia; il pastificio trentino Felicetti con lo chef Davide Scabin e la sua deliziosa pasta con crema di broccoli, lenticchie saltate, patate e pomodoro.
Era facile perdersi tra gli innumerevoli stand presenti a Identità Golose ed impossibile nominarli tutti, eccone solo alcuni: Tutte le spezie del mondo, un laboratorio di ricerca che spazia dalle bacche ai fiori, dalle erbe alle miscele, con tanti the ed infusi; Pariani Lab, con i suoi oli, creme, paste, granelle di frutta secca di origine italiana o con la linea Origini di provenienza estera; lo zafferano greco della cooperativa Krocus Kozanis e le sue tisane; l’eccellente pesto genovese preparato al mortaio da Roberto Panizza; la liquirizia Lakrids, direttamente dalla Danimarca; il riso Goio che dal 1929 viene coltivato nel Biellese e nel Vercellese e oggi si fregia della Denominazione di Origine Protetta; il Finger Lime, detto anche caviale di limone, con il suo aroma acidulo, simile al limone, un frutto coltivato in Australia che molti chef stellati utilizzano perché si accorda bene con alimenti diversi come pesce, frutti di mare, carni, cioccolato e vegetali in genere; le Praline create da Gianluca Fusto per Bonaventura Maschio, degli eccellenti cioccolatini ricoperti esternamente di polvere di lampone o di zucchero a velo profumato alla cannella o di polvere di funghi porcini e internamente ripieni di gelatina di distillati di Prime Uve; lo stand di American Pistachios ha visto la presenza della creativa chef Stefania Corrado, che ha proposto baci di dama e bonbon al pistacchio; mentre allo stand del Consorzio Provolone Valpadana si batteva un gong con un enorme provolone e si bevevano ottimi aperitivi! E così abbiamo citato solo gli stand visitati o che hanno attratto la nostra attenzione.
Della parte didattica, di Identità di Pasta e di Champagne parleremo in un altro momento, considerate le lezioni dei grandi chef presenti che abbiamo avuto modo di incontrare.
Testo di Mariagrazia Francia
A proposito di Doriana Tucci
All’inizio di questa avventura, una cara amica ha avuto fiducia nelle mie capacità culinarie… Così ho gestito la pausa pranzo in un mercatino di beneficenza con grandi soddisfazioni! Poi è arrivato un corso professionale, una qualifica seria e un passaparola fra amici e conoscenti per il mio servizio di chef @ home. Il sito, nato grazie alla creatività di Michele, riceve ormai moltissime visite da internauti affezionati italiani e stranieri. Alcune amiche, appassionate di cibo e curiose del suo mondo, hanno cominciato a frequentare con me eventi e manifestazioni e la loro collaborazione si è rivelata preziosa. Daniela, giornalista freelance esperta di cucina, si è incaricata di scrivere le recensioni dei libri di argomento culinario che solleticavano la nostra curiosità. I corsi sono stati un’ovvia conseguenza, la passione per il cibo unisce e diventa esperienza condivisa. L’Associazione “La Signora dei Fornelli” è nata per diffondere sul nostro territorio la comune passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino, grazie anche alla collaborazione di Niccolò e Alessandro, i nostri sommelier AIS.