Una cena a casa dell’amica Paola mi ha dato un’idea: una caponata siciliana diventa un piatto ancor più siciliano con l’aggiunta del pesce spada!
Quello che non sapevo, cosa su cui mi sono doverosamente informata, è che il nome caponata derivi probabilmente dal pesce capone, la lampuga, un’ipotesi che viene accettata come la più plausibile: si tratta di un pesce presente nel Mar Mediterraneo, che veniva servito nei pranzi aristocratici, spesso in agrodolce. Col tempo, la lampuga venne sostituita con la melanzana, per consentire anche ai ceti meno abbienti di assaggiare questo piatto. Che questa sia l’origine reale del nome resta un po’ un mistero, ma la cosa certa è che la caponata, sia nella versione con la Lampuga che nella versione con le melanzane, è di certo un piatto che merita di essere preparato ed assaggiato.
Se poi si utilizza la melanzana rossa di Rotonda, sul Pollino, il piatto ancora risulta più dolce. La storia della Melanzana Rossa di Rotonda comincia ad inizio del 1900, quando alcuni abitanti della cittadina di Rotonda, in provincia di Potenza, emigrati in Africa per le guerre coloniali, tornarono nella terra natia portando con sé i semi di questo ortaggio. Nella valle del Mercure questa pianta trovò il suo habitat ideale, dando frutti abbondanti. Melanzane che si riveleranno essere un alimento insostituibile durante gli anni della Seconda guerra mondiale.
La Melanzana Rossa di Rotonda può fregiarsi tanto del Presidio Slow Food quanto del marchio DOP. È uno dei prodotti di punta della gastronomia lucana e la sua produzione è consentita in solo quattro comuni della provincia di Potenza: Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore. Le sue caratteristiche principali sono il suo colore rosso con sfumature verdi, che potrebbero farla scambiare per un pomodoro (tant’è che nel dialetto lucano viene chiamata “merlingiana a pummadora” ovvero “melanzana a pomodoro”) e la polpa bianca. Il gusto ha delle note piccanti, con un finale gradevolmente amarognolo.
La melanzana rossa è una pianta d’aspetto simile alla melanzana per portamento ma il suo frutto arrotondato si colora di rosso intenso come un pomodoro, tanto da essere scambiata per quest’ultimo. La colorazione rossa è data dall’aumento del contenuto di carotene durante la sua maturazione. La melanzana rossa è conosciuta per il suo elevato potere antiossidante, capace di contrastare gli effetti dannosi dei radicali liberi e dell’invecchiamento cellulare. È nota anche per le sue proprietà benefiche che contrastano i livelli di colesterolo LDL nel sangue.
A differenza della melanzana viola, la melanzana rossa non annerisce nemmeno dopo molte ore dal taglio e non ha bisogno di essere messa sotto sale prima della frittura; ha un profumo intenso e fruttato, che per certi versi ricorda quello dei fichi d’India. In passato la melanzana rossa ha rischiato l’estinzione, ma grazie al lavoro di agricoltori e di enti istituzionali che ne hanno promosso il consumo e la coltivazione, ha ottenuto nel 2007 il riconoscimento del marchio DOP.
Ingredienti per 5-6 persone: 1 kg circa di Melanzana rossa di Rotonda, ½ kg di pesce spada, 200 g di olive verdi denocciolate, 100 g di capperi dissalati, 2 gambi di sedano, 1 cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, ½ bicchiere di aceto di vino bianco, ½ bicchiere di vino bianco, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro, 2 cucchiai di zucchero semolato, 5 pomodorini di Pachino, qualche foglia di basilico, olio di arachide per friggere, olio extravergine di oliva, sale.
Tagliare le melanzane a tocchetti, friggerle in abbondante olio caldo e lasciarle sgocciolare.
Tagliare la cipolla a fette sottili e farla appassire in padella con olio evo, unire il concentrato di pomodoro, 3-4 cucchiai d’acqua poi tenerla da parte.
Tagliare a pezzetti i gambi di sedano e sbollentarli per 4-5 minuti, unire olive tagliate a rondelle ed i capperi dissalati, scolarli e farli rosolare nella padella dove sarà stata fatta appassire la cipolla.
Infine, aggiungere lo zucchero, l’aceto e mezzo bicchiere di vino bianco. Lasciar cuocere fino a che non si insaporisca il tutto, per una decina di minuti.
A questo punto aggiungere le melanzane fritte in precedenza, mescolare per insaporire bene e spegnere il fuoco.
Separatamente preparare in una casseruola un soffritto con aglio e peperoncino, il pesce spada spellato e tagliato a cubetti e qualche pomodorino. Cuocere per una decina di minuti poi unire al resto della caponata, guarnendo con foglie di basilico.
Servire come secondo piatto o come antipasto, a temperatura ambiente o tiepido.
Enjoy!!
A proposito di Doriana Tucci
All’inizio di questa avventura, una cara amica ha avuto fiducia nelle mie capacità culinarie… Così ho gestito la pausa pranzo in un mercatino di beneficenza con grandi soddisfazioni! Poi è arrivato un corso professionale, una qualifica seria e un passaparola fra amici e conoscenti per il mio servizio di chef @ home. Il sito, nato grazie alla creatività di Michele, riceve ormai moltissime visite da internauti affezionati italiani e stranieri. Alcune amiche, appassionate di cibo e curiose del suo mondo, hanno cominciato a frequentare con me eventi e manifestazioni e la loro collaborazione si è rivelata preziosa. Daniela, giornalista freelance esperta di cucina, si è incaricata di scrivere le recensioni dei libri di argomento culinario che solleticavano la nostra curiosità. I corsi sono stati un’ovvia conseguenza, la passione per il cibo unisce e diventa esperienza condivisa. L’Associazione “La Signora dei Fornelli” è nata per diffondere sul nostro territorio la comune passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino, grazie anche alla collaborazione di Niccolò e Alessandro, i nostri sommelier AIS.
Provata all’hotel alto adige https://www.winklerhotels.com/